(di Lorenzo). Cari Almaza, vi ricordate la spiaggia della Casa Arancione a Tiro? Quella gita un po’ pazza prima che la tempesta ci travolgesse? Una foto ci ritrae tutti lì, sorridenti e stanchi, con i capelli al vento.
Lo stesso vento che ci ha sparpagliato qua e là. Che ci ha diviso, ogni tanto ci ha riportati vicini. Che in un caso ci ha allontanato per sempre. Ma che stamani soffia forte alle mie finestre beirutine. Parlandomi di noi.
Sarà il clima di “guerra”? Su quella spiaggia nessuno di noi aveva previsto il futuro prossimo. Nessuno immaginava che di lì a poco la guerra – quella sì, reale, dell’estate 2006 – avrebbe fatto arenare lattine e bottiglie di plastica nemiche sulla sabbia della Casa Arancione.
Sarà quest’articolo uscito oggi su L’Orient-Le Jour, dedicato proprio alla spiaggia di Mansuri e dove ogni anno si riproducono le tartarughe marine? O forse è solo l’eco di una sirena lontana che mi invita a un nuovo cambiamento. E che con la guerra, reale o solo minacciata, non c’entra nulla.
Cari Almaza,
dove siete oggi?
Io vi ho conosciuti tutti in una festa allegra ed oggi mi commuovo ricordandovi.
Spero e vi auguro che ognuno di voi abbia trovato la sua strada. una strada che può anche essere impervia, ma che sia la sua.
Vi ricordo tutti con simpatia.
Grazia
grazie Lorenzo, per la bellissima foto, che esprime momenti felici e che emana l’energia del sorriso e del futuro . Mando un abbraccio a tutti.
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