Due esplosioni hanno scosso Damasco il 17 marzo 2012. Sono state dirette contro la sede dei servizi di sicurezza dell’Aeronautica (al Amn al Jawiyy), la più temuta agenzia di controllo e repressione, e contro la sede della Sicurezza criminale (al Amn al Jina’yy), dipendente dal ministero degli interni e che si occupa tradizionalmente dei criminali comuni.
Secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale Sana, due autobombe parcheggiate nei pressi dei due edifici sono esplose attorno alle 7:30 locali (le 6:30 in Italia) nei due quartieri centrali di Baramke e via Baghdad.
Nella zona di Baramke è stata colpita la sede centrale della sicurezza criminale, dove si trova il casellario giudiziario e dove il cittadino si reca per ottenere il certificato relativo alla fedina penale. La sicurezza criminale non è identificata dagli attivisti e dall’opposizione con la repressione dei servizi di sicurezza.
La seconda esplosione è avvenuta nel cuore della zona cristiana all’imbocco di via Baghdad e all’altezza dell’incrocio tra Qassaa e la strada che porta all’ospedale francese. La sede dei servizi di sicurezza dell’Areonautica, colpita il 17 marzo, è rafforzata da un muro di cinta in cemento, da due barriere di posti di blocco che chiudono tutta la strada di accesso alle 24 e da una serpentina per rallentare la velocità dei veicoli che si avvicinano all’ingresso.
L’agenzia Sana e la tv di Stato – le uniche due fonti di stampa che hanno accesso ai luoghi delle esplosioni – mostrano immagini di uomini in abiti civili, subito accorsi sui luoghi delle esplosioni, che raccolgono da terra brandelli di corpi. Vicino ad alcune pozze di quello che sembra essere sangue rimangono bottiglie di plastica intatte e non deformate dall’esplosione.
Le immagini della tv di Stato e della Sana indugiano sui corpi bruciati e sui danni materiali inflitti a veicoli ed edifici circostanti. Per chi fosse interessato può vedere le immagini a questo link.
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Aggiornamento, 10:30. Una fonte medica ha detto che 40 feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche, sono stati trasportati nell’ospedale della Mezzaluna rossa, vicino alla sede dei servizi dell’Areonautica.
Aggiornamento, 12:30. A cinque ore dalle esplosioni di Damasco, la tv di Stato annuncia l’uccisione di almeno 27 persone, citando fonti del ministero della sanità siriano.
Aggiornamento, 19:30. Il ministero degli interni fornisce il bilancio ufficiale: 27 uccisi e 140 feriti. Sul terreno sono stati ritrovati i corpi di 24 persone e i resti umani di altre tre vittime. In tutto, si legge nella nota, tra gli uccisi si contano “per lo più civili, tra cui bambini e anziani”. Non vengono fornite le identità delle vittime, né il numero esatto di civili e agenti uccisi.
Aggiornamento, 20:00. L’agenzia ufficiale Sana riferisce la notizia della morte di “due terroristi” nel campo profughi palestinese di Yarmuk, alla periferia di Damasco. Le due vittime erano a bordo di un’auto imbottita di esplosivo. La deflagrazione è avvenuta nel viale dei Trenta all’interno del campo. L’agenzia non fornisce ulteriori informazioni. —
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