Il quotidiano panarabo al Hayat ha pubblicato il 22 febbraio 2012 la lista dei nove giornalisti morti finora in Siria dall’inizio delle proteste e della conseguente repressione nel marzo 2011. La riproduciamo tradotta in italiano e in ordine cronologico. Quattro di loro sono stati uccisi a Homs o nei suoi dintorni.
– 19-20 novembre 2011. Il fotografo siriano Farzat Jarban, 35 anni, freelance. Ucciso da non meglio precisati uomini armati a Qseir, nella regione di Homs. Il suo corpo è stato ritrovato mutilato e privo dell’occhio destro usato solitamente per inquadrare l’obiettivo.
– 27 dicembre 2011. Il fotografo siriano Bassel al Sayyid, 24 anni, freelance. Ucciso da un colpo alla testa a un posto di blocco governativo a Homs.
– 2 gennaio 2012. Il giornalista siriano Shukri Rateb, conosciuto anche come Abu Borghol, 55 anni. Conduttore di un programma radiofonico settimanale a Radio Damasco. Muore in seguito alle ferite riportate. Era stato colpito da colpi di arma da fuoco esplosi da non meglio precisati cecchini nella capitale.
– 11 gennaio 2012. Il giornalista francese Gilles Jacquier, 43 anni, France2. Ucciso a Homs, nel quartiere a maggioranza alawita di Akrama al Jadida, mentre seguiva un corteo lealista. Ancora non è chiaro se sia stato colpito da un mortaio o da un razzo.
– 4 febbraio 2012. Il fotoreporter siriano Mezher Tayyara dell’Afp. Ucciso dalle forze di sicurezza governative a Homs, nel quartiere sunnita di Khaldiye.
– Febbraio 2012. Il giornalista americano Anthony Shadid del New York Times, due volte premio Pulitzer. Muore nel nord della Siria in seguito a una grave crisi asmatica.
– 21 febbraio 2012. Nei bombardamenti nel quartiere sunnita di Bab Amro, Homs, muoiono la giornalista americana Marie Colvin (Sunday Times), il fotoreporter francese Rèmy Ochlik e il fotogiornalista siriano Rami al Sayyid.
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