Quando gli anti-Asad si comportano come gli Asad

Un giornalista siriano della regione di Aleppo è stato arrestato dalle forze ribelli perche’ riconosciuto colpevole da un tribunale locale di aver criticato l’operato di un capo milizia. Lo riferisce stamani il quotidiano panarabo al Hayat, che cita a sua volta Zaman al Wasl, un portale di notizie siriano fondato nel 2005 ma che ha assunto maggior visibilità durante la rivolta anti-regime scoppiata nel 2011.

Le fonti di Zaman al Wasl precisano che la corte di Daret Izza, a ovest di Aleppo, ha riconosciuto colpevole il giornalista Abdallah Murei, che scrive sul settimanale Dhi Qar pubblicato nella vicina localita’ di Atareb, di aver criticato tale ”Abu Bakr”, indicato come comandante della brigata Ansar della zona di Daret Izza, a ovest di Aleppo.

Il giornalista è stato condannato a 15 anni di prigione, ma il tribunale di Atareb – prosegue Zaman al Wasl – ha protestato affermando che la corte di Daret Izza non è competente perché la questione e’ avvenuta in un territorio fuori dalla sua giurisdizione.

Nell’era del dominio della famiglia presidenziale degli Asad (1970-), i giornali governativi non hanno mai riferito dell’arresto di giornalisti che hanno osato criticare il presidente o i vertici del regime. Il quotidiano al Hayat è edito a Londra ma è di proprietà del principe saudita Khaled ben Sultan.

Gli attivisti di Atareb hanno chiesto immediatamente il rilascio del giornalista arrestato.