Notizie in breve sulla questione siriana raccolte il 13 febbraio 2012 dalla lettura mattutina dei quotidiani arabi e panarabi e dalla lettura dei rulli d’agenzia.
– La Lega araba – dominata dall’Arabia Saudita – alza il tiro sulla Siria: liquida la sua missione di osservatori e invoca una ”forza di pace” congiunta con l’Onu. Via libera anche alla proposta della Tunisia di ospitare una conferenza degli ‘amici della Siria’ il 24 febbraio a Tunisi, in vista della quale si chiede all’opposizione siriana di unire i ranghi, assicurando l’apertura dei canali di comunicazione, di sostegno politico e finanziario. Dura e immediata è stata la reazione di Damasco che ha ieri sera definito la risoluzione araba un ”atto ostile” puntando il dito contro l’egemonia di ”alcuni paesi” dell’organizzazione con sede al Cairo. Dopo giorni di consultazione tra i vertici della Lega Araba e dell’Onu, si è trovato ieri l’accordo dei ministri degli Esteri, con la sola riserva di Libano e Algeria, nel sollecitare il consiglio di sicurezza a varare una missione congiunta non piu’ di semplici osservatori, ma “di pace” col compito di monitorare e verificare l’attuazione di un cessate il fuoco immediato. La palla torna quindi di nuovo a New York con la consapevolezza che per trovare un’intesa occorrerà coinvolgere anche Russia e Cina (Agenzie, Sana).
– Proseguono i bombardamenti su Homs. Secondo gli attivisti anti-regime almeno 23 persone sono state uccise ieri in varie regioni del Paese, ma non si hanno cifre esatte e documentate delle vittime di Homs. Testimoni riferiscono di cannoneggiamenti di artiglieria su al Waar e su Bab Amro stamani. Ieri colpito anche il quartiere più centrale di Insha’at. Ai margini di Homs è arrivato ieri un convoglio della Mezzaluna rossa siriana con aiuti alimentari alla popolazione, ma testimoni citati da Reuters affermano la Mezzaluna rossa siriana si è recata nei quartieri a maggioranza alawita della città (Reuters).
– Lega Araba nomina suo inviato per la Siria. E’ il giordano Abdelilah al Khatib ed è stato più volte ministro del regno hascemita. Dal 1998 al 2002 ministro degli esteri, incarico che ha ricoperto dal 2005 al 2007. Ha studiato negli Stati Uniti e in Grecia. Nel marzo 2011 era stato nominato inviato speciale in Libia per cercare di trovare una via negoziale alla questione libica (ash Sharq al Awsat).
– Il presidente siriano Bashar al Asad riceve copia del progetto per la nuova Costituzione. Il testo passerà ora all’esame degli organi del regime. In caso di approvazione, sarà sottoposto al popolo con referendum popolare. “Dobbiamo spiegare con ogni mezzo possibile ai cittadini siriani ogni capitolo del testo in modo che siano loro i a prendere la decisione finale”, ha detto al Asad citato dall’agenzia Sana e dai giornali di Damasco. I media ufficiali siriani non hanno finora fornito dettagli circa i contenuti della bozza della nuova costituzione. Secondo alcune indiscrezioni trapelate nelle settimane scorse, nel testo si prevede l’abrogazione dell’articolo n.8 che assicura al Baath, partito al potere dal 1963, la supremazia politica (Fonti: Sana, Tishrin, as Safir).
– Damasco, presto prove su infiltrati terroristi. Il sottosegretario agli esteri siriano Faysal al Miqdad ha assicurato che dopo quasi un anno di accuse ai Paesi confinanti di infiltrare terroristi in Siria, il governo è pronto a chidere agli Stati vicini di “consegnare i terroristi che partono dai loro territori”. Miqdad ha ribadito che questi Paesi finanziano e sostengono i gruppi di terroristi armati e ha assicurato che a breve Damasco presenterà le prove di questo”. (Sana, Thawra, al Baath).
– Giordania, pronto campo profughi per siriani. La Giordania ha annunciato che entro la settimana prossima sarà aperto il primo campo per profughi siriani al confine con la Siria. Ospiterà circa 700 famiglie. Fonti di stampa locali parlano di circa 6.000 siriani giunti nel regno hascemita dall’estate 2011.
– Media filo-israeliani danno ampio spazio a Zawahiri e collegamenti siriani. Citato dal sito americano-israeliano SITE, il sedicente leader di al Qaida Ayman az Zawahiri ha invitato i siriani al jihad contro il regime di Damasco e a non fidarsi dell’Occidente, della Turchia e dei Paesi arabi. Sempre Zawahiri, secondo fonti americane citate dal gruppo editoriale statunitense McClatchy, avrebbe ordinato gli attentati di Aleppo del 10 febbraio. Ad eseguire gli attacchi sarebbero stati uomini di al Qaida in Iraq (ash Sharq al Awsat, McClatchy, Sana, Afp).
– Ankara, Nessun’azione militare in Siria. L’ambasciatore turco a Londra, Unal Cevikoz, ha escluso ogni piano turco di intervenire militarmente in Siria. (Anadolu, Bbc).
– Stampa turca, 007 di Ankara hanno consegnato a Damasco il colonnello Harmush. Sale a cinque il numero degli ufficiali dei servizi di sicurezza turchi implicati nel rapimento e nella consegna alle autorità siriane del colonnello disertore Hussein Harmush, sedicente fondatore dell’Esercito libero, fuggito in Turchia a giugno ma il 29 agosto sparito dal campo profughi dove era rifugiato. Harmush era poi apparso in un’intervista-confessione trasmessa dalla tv di Stato siriana in cui accusava apertamente l’ex vice presidente siriano Abdel Halim Khaddam, i Fratelli musulmani e i turchi di aver ordito un complotto contro la Siria. Secondo attivisti anti-regime, Harmush è stato giustiziato a fine gennaio. Secondo il quotidiano turco Hurriyet i cinque ufficiali turchi avrebbero consegnato Harmush per soldi, intascando la taglia di 100 milioni di dollari messa da Damasco sulla testa del colonnello disertore.
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