Un nuovo muro è in costruzione. Un nuovo muro israeliano. Per un tratto di due chilometri si innalzerà fino a dieci metri lungo il confine provvisorio tra Israele e Libano.
Tra Kfar Kila libanese e Metulla israeliana, nel settore orientale della Linea Blu segnata nel maggio 2000 dalle Nazioni Unite dopo il ritiro delle truppe israeliane al termine di 22 anni di occupazione del Libano.
L’obiettivo della “barriera”, come afferma il Canale 10 israeliano – è quello di “proteggere le abitazioni civili di Metulla”, ben visibili dal versante libanese. In particolare, gli israeliani temono che “cecchini” libanesi, verosimilmente del movimento sciita Hezbollah, possano aprire il fuoco contro gli abitanti di Metulla, circondata da frutteti ma situata su una collina.
A gennaio scorso le autorità israeliane avevano annunciato l’intenzione di erigere una “barriera di protezione”. E nelle settimane scorse si sono registrati nella zona numerosi lavori straordinari di preparazione del terreno a ridosso delle barriere elettrificate poste da Israele dopo il 2000.
—-
Attualmente il confine provvisorio è di fatto segnato dalla barriera elettrificata israeliana e… dal diverso colore delle coltivazioni e dalla differente forma delle abitazioni. Dalla terrazza di Kfar Kila si percepisce davvero la frontiera culturale.
Dopo la prevista costruzione del muro israeliano lungo il confine provvisorio tra i due Paesi.
Per chi non avesse mai avuto l’occasione di recarsi in quel tratto di Linea Blu, stiamo parlando della zona cerchiata in rosso. In bianco Kfar Kila e Metulla. In giallo è il confine provvisorio tra i due Paesi.
il muro serve per proteggere il popolo ebraico dai suoi aguzzini
Ancora con questa storia dello Stato ebraico accerchiato da nemici? Pure i puffi si sono accorti che non è così. In questo caso comunque, perché israele decide di costruire case civili a ridosso di quelle libanesi? Se ha problemi di sicurezza, basterebbe costruirle un po’ più distanti…
Gikesaz,
permettimi di controbattere.
Israele è una macchina da guerra. Con la sua politica estera folle e belligerante si è inimicato i vicini, ha alimentato guerre e massacri sin dalla sua nascita, forte di chi – USA e UE in testa – le protegge le spalle.
Oggi non servono muri, ma bandiere bianche.