Yara Shammas è libera. Lo afferma suo padre, Michel Shammas, che è con lei, a Damasco.
Nei giorni scorsi, lo stesso Shammas aveva smentito la notizia secondo cui la figlia era stata rimessa in libertà su cauzione.
L’ordine di scarcerazione era sì stato emesso, ma le autorità avevano bloccato l’operazione a causa di un errore formale nello stesso ordine.
Yara Shammas e un’attivista siriana cristiana arrestata circa due mesi fa e dopo un mese e mezzo accusata di sostegno ai terroristi e di appartenere a un’organizzazione segreta.
La Shammas, 21 anni, figlia di Michel Shammas, altro avvocato noto per aver difeso numerosi dissidenti, era stata fermata dai servizi di sicurezza lo scorso 7 marzo a Damasco assieme ad altri giovani attivisti. Del gruppo di nove, due rimangono ancora in carcere ma non si sa dove sono rinchiusi.
Il regime di Damasco accusa terroristi e fondamentalisti islamici di esser dietro le violenze che da oltre un anno scuotono il Paese, teatro da quasi 14 mesi di proteste popolari anti-regime soppresse nel sangue. Yara Shammas è un’attivista sostenitrice del movimento di contestazione non violento.
A S.E. l’Ambasciatore della Siria in Italia
I sottoscritti cittadini italiani Le chiedono di informare le Autorità del Suo Paese della viva indignazione che proviamo di fronte alla persecuzione in atto nei confronti dell’Avvocato Razan Ghazzawi, di Mazen Darwish e degli altri attivisti per i diritti umani del SCM (Centro Siriano per i Media e la Libertà di Espressione), detenuti in un luogo segreto a causa del loro impegno per la democrazia ed i diritti umani nel Vostro Paese.
Le autorità del Vostro Paese si sono impegnate ad applicare integralmente il piano dell’ex Segretario Generale ONU, Kofi Annan, che prevede esplicitamente la liberazione di tutti i prigionieri di opinione. Il fatto che Razan Ghazzawi, Mazen Darwish e gli altri attivisti del SCM debbano comparire davanti ad una Corte militare costituisce una palese violazione di questo impegno.
Chiediamo l’immediata liberazione di Razan Ghazzawi, di Mazen Darwish e di tutti gli altri prigionieri di opinione arbitrariamente detenuti nelle carceri siriane.
Germano Monti
Vauro Senesi
Fabio Marcelli (Giuristi Democratici)
Prof. Angelo d’Orsi (Docente Università di Torino)
Alessandra Mecozzi (Ufficio Internazionale FIOM – CGIL)
On.le Stefano Pedica (Vicepresidente Comm.ne Esteri del Senato)
Piero Maestri
Marco Schettini
Roberto Dati
Cosimo Crisafio
Sancia Gaetani
Annalisa Antichi
Francesco Giordano
Rodolfo Greco
Sonia Migliaccio
Samantha Falciatori
Elettra Luisa Dal Pian
Rita Orecchioni
Fulvio Renzi
Federico Giusti
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