(di Lorenzo Trombetta, ANSA). Gli attesi colloqui inter-siriani di Ginevra si avvicinano e il fronte governativo, sostenuto militarmente e a livello diplomatico dalla Russia e dall’Iran, appare più forte sia sul terreno sia in termini politici e di immagine.
A poche ore dall’atteso inizio delle trattative mediate dall’Onu e a cui sono invitati rappresentanti del governo e delle opposizioni siriani, le forze lealiste sostenute dall’aviazione russa, da miliziani libanesi filo-iraniani Hezbollah e da militari iraniani, hanno guadagnato importanti porzioni di territorio su tutti i fronti caldi del conflitto in corso.
Parallelamente, la delegazione governativa che a Ginevra sarà guidata dal ministro degli esteri Walid al Muallim appare, come sempre, granitica e compatta. Gli esponenti del regime siriano, al potere da quasi mezzo secolo, sono ben addestrati nel mostrarsi coerenti e rispettosi dei diktat dei vertici del potere di Damasco.
Dall’altra parte del tavolo non si sa invece ancora chi sederà. Dietro il termine ampio di “opposizione” esistono una congerie di gruppi, sigle, fazioni che faticano a trovare una posizione unita, complice anche le interferenze degli attori regionali (Arabia Saudita in primis) e internazionali (Russia e Stati Uniti).
Mosca ha fatto di tutto perché una fazione delle opposizioni, espressione delle formazioni laiciste, curde e progressiste, meno ostili al regime, prendesse le distanze dal raggruppamento di oppositori riuniti invece da dicembre a Riyad.
Ed è sembrata a molti discutibile la stessa scelta, presa all’incontro di Vienna a dicembre tra i principali attori regionali e internazionali, di affidare al regime saudita il compito di organizzare la delegazione unica delle opposizioni da inviare a Ginevra.
Riyad non svolge un ruolo di arbitro neutrale nella contesa siriana, ma è invece un attore coinvolto a sostegno dei gruppi armati anti-governativi. Così la Russia, che si propone come mediatore, è in prima linea nel difendere il governo di Damasco.
La crisi saudita-iraniana scoppiata a gennaio ha spinto gli oppositori di Riyad ad annunciare il possibile boicottaggio dell’incontro di Ginevra. Ne ha approfittato Mosca che ha allora proposto al mediatore Onu, Staffan De Mistura, una delegazione alternativa per le opposizioni. Risultato: il regime siriano potrebbe trovarsi di fronte due opposizioni, rivali l’una dell’altra. E avrà ancora una volta un vantaggio sul nemico.
Anche sul terreno l’intervento russo è stato determinante. Sebbene nei primi tre mesi dei raid aerei di Mosca, le truppe governative e le milizie locali e straniere alleate non fossero riuscite a ottenere successi significativi, da metà gennaio c’è stata un’accelerazione delle offensive lealiste sul fronte nord-occidentale (Latakia), nel nord (Aleppo), nel sud (Daraa), nell’area di Damasco.
In questi scenari lo scontro non è avvenuto contro l’Isis, bensì contro gruppi armati sostenuti a vario livello da Turchia e Arabia Saudita. Solo nell’est (Dayr az Zor) il fuoco russo e governativo ha avuto temporaneamente la meglio in territori controllati dall’Isis.
A nord-est di Latakia le forze di Damasco sono arrivate a pochi chilometri dal confine turco, mentre a Daraa hanno tagliato in due le zone ribelli. A sud della capitale i lealisti sono riusciti a isolare due sobborghi di insorti e si preparano a un nuovo assedio medievale per affamare i civili rimasti intrappolati. Ad Aleppo proseguono nel tentativo di accerchiare quel che un tempo era la capitale industriale del Paese.
E per rafforzare le difese degli insorti contro l’avanzata lealista, sono ora tornati in città miliziani della Jabhat an Nusra, l’ala qaidista siriana. Un altro colpo alle opposizioni e un altro favore ai lealisti. (27 gennaio 2016).
Articolo semplicemente vergognoso (e sto usando un eufemismo ) . 1. trombetta scrive : <>. La lista di “oppositori ” presentata da Mosca in realtà è composta da membri del gruppo terrorista pro-Assad e pro-russia PYD e da notori servi di Putin e di assad, non da formazioni “laiciste e progressite ” . E Mosca non doveva fare proprio nulla perchè i servi di assad “prendessero le distanze” (in realtà insultassero e diffamassero ) dall’oppsozione e dai ribelli siriani , in quanto questi lerci figuri l’avevano già fatto per anni . Mosca ha semplicemente selezionato 15 nomi della cosiddetta “opposizione lealista ” (cioè pro-assad ) .
2 . trombetta scrive :<<> . In realtà è assolutamente FALSO che I paesi del gruppo internazionale sulla Siria abbiano affidato alcunchè al regime saudita (N. B . secondo il signor trombetta la Siria ha un “governo ” mentre l’arabia saudita ha un “regime”). La conferenza di Riyadh è stata un’iniziativa saudita per presentare una delegazione unitaria dell’ opposizione ai colloqui di ginevra . E riyadh ha invitato TUTTE le componenti rivoluzionarie ( armate e non ) ,senza alcuna esclusione . In pratica Riyadh è stata solo la sede dove le diverse componenti dell’opposizione siriana hanno lavorato per stabilire una piattaforma comune e scegliere una delegazione negoziale : ma piattaforma e delegazione sono state decise dai siriani, non dai sauditi . Ma – obietta trombetta – i sauditi non sono un arbitro neutrale e sostengono i ribelli . E perchè mai l’opposizione sirana avrebbe dovuto riunirsi in un paese neutrale ( neanche ce ne fossero ) e non in uno dei 3 – ormai due e mezzo – paesi anti-assad ? E in ogni caso l’arabia saudita non ha mai nascosto di essere anti-assad. Ma il peggio del peggio è che trombetta aggiunge che che non solo il KSA, ma anche la russia non è neutrale , come se arabia saudita e russia manifestassero una analoga parzalità nei confronti dei colloqui di Ginevra , l’una a favore dei ribelli, l’altra del regime . Evidentemente però è sfuggito a trombetta ( non si può star dietro a tutto … ) che mentre la russia sta cercando di imporre la propria delegazione di finti oppositori come rappresentnti dell’opposizione , l’arabia saudita non ha certo avnzato la pretesa di decidere chi debba rappresentare il regime di assad . .
3. trombetta scrive : <> E qui si tocca il fondo del fondo . <> (ovviamente trombetta si guarda bene dal dire i motivi di tale crisi , e cioè che l’iran ha assaltato , incendiato e e saccheggiato l’ambasciata e il consolato saudti ) non c’entra NIENTE DI NIENTE con il possibile boicattaggio dei colloqui di ginevra da parte dell’opposizione siriana , che non è composta – a differenza di quanto vergognosamente insinua trombetta – da servi dei sauditi . Il possibile boicottaggio è stato annunciato perchè l’ONU- spalleggiato da russia , USA e iran – rifiuta di far rispettare le proprie stesse risoluzioni sulla cessazione dei bombardamenti su aree civili e sull’allegerimento dell’assedio su città dove la gente muore di fame e perchè l’ONU ha fatto capire ceh inviterà – almeno in parte – i servi di assad indicati dalla russia come rappresentanti dell’opposizione (trombetta ha la faccia tosta di scrivere che la russia ha aprofittato dell’annucio di boicottaggio da parte dell’opposizione per proporre la propria lista di servi di assad quali rappresentanti della rivoluzione , quando in realtà la lista russa è stata una delle cause del possibile boicottaggio !!!!! ). Soprattutto , il possiblie boicottaggio è stato annunciato tre gironi fa, dopo i colloqui dei rappresentanti dell’opposizione con Kerry , che ha detto chiaramente che assad non è in discussione e non solo resterà al potere ma si presenterà alle prossime elezioni , e l’opposizione deve piegarsi a USA, Russia e iran , e accettare qualche ministero minore nel regime di assad . E allora che ci vanno a fare a Ginevra ? a sancire al resa e a dare piena legittimità ad assad ? .
Gentile signora Pisi. Non ci conosciamo. E’ evidente che è la prima volta che legge un mio scritto sulla Siria. Come è evidente che seguiamo la questione con ottiche diverse, e non do giudizi di merito. La prego in ogni caso di lasciare da parte gli insulti. In primavera spero di essere in Italia e mi piacerebbe dibattere pubblicamente di questo e di altro relativo alla questione siriana. Spero di incontrarla presto. Grazie per l’attenzione.