Kramer, The Shiite crescent eclipsed

(presentazione di Raffaele Mauriello). Il pellegrinaggio rappresenta un elemento distintivo della geopolitica e delle relazioni internazionali della Repubblica islamica dell’Iran, sia all’interno dei confini del Paese che in termini di proiezione geopolitica al loro esterno.

Tale elemento viene descritto in maniera eccellente nel seguente patchwork messo insieme da uno dei più bravi e famosi orientalisti – nel senso del termine formulato da Edward Said – nordamericani, Martin Kramer.

In tale contesto, è importante premettere alla documentata e interattiva lettura che l’idea di “crescente sciita” appare utile se rappresenta la constatazione dell’emergenza sociale, culturale e politica degli sciiti nel Vicino Oriente e il nuovo ruolo ricoperto in tale quadro dalla Repubblica islamica dell’Iran. Tuttavia, l’analisi non lo è più se essa vuole attribuire all’Iran un’ambizione imperialista contro il mondo arabo e sunnita.

La seconda lettura, infatti, da una parte sottostima l’evidente autonomia della comunità sciite arabe, come messo in luce dal caso del ruolo di Hezbollah in Libano, e persino nella complessa crisi siriana o della democratica protesta dei sudditi del Bahrein contro la monarchia assoluta e sotto tutela saudita che regge il loro paese.

E, dall’altra, dimentica le importanti dinamiche sociali e geopolitiche che caratterizzano il più vasto e importante Grande Medio Oriente, e quindi le rilevanti comunità sciite in Afganistan e Pakistan. Buona lettura e visione.