L’arte del tatuaggio tra i beduini siriani è una tradizione millenaria, profondamente influenzata dai decori delle incisioni rupestri, dai marchi tribali e persino dalla scrittura stessa.
A causa dei cambiamenti nei canoni estetici sta diventando sempre più rara: oggi solo le beduine più anziane portano sulla pelle i motivi decorativi più complessi e si stima che nel giro di tre generazioni questa pratica possa scomparire del tutto.
Alberto Savioli, archeologo e antropologo dell’Università di Udine, da anni impegnato in missioni in Siria, ha raccolto una serie di foto che provano a dare un’idea di questo multiforme intrico di simboli e della varietà dei tatuaggi ancora esistenti.
La mostra, dal titolo “I beduini e l’arte del tatuaggio in Siria”, si tiene nelle sale del Museo civico di Modena e resterà aperta fino al 15 luglio.
Orari al pubblico. Da martedì a venerdì dalle 9:00 alle 12:00; sabato, domenica e festivi: 10:00-13:00 e 15:00-18:00.
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