Razzi su roccaforte Hezbollah, il sospetto su Hamas

Vecchi tempi...Ricordate il lancio di razzi contro la zona di Beirut dominata da Hezbollah? Le autorità libanesi sospettano il coinvolgimento di membri di Hamas. 

Nello stesso tempo però membri del movimento sciita hanno incontrato loro colleghi del movimento palestinese, assicurando che Hamas non è coinvolto nel recente attacco contro la roccaforte di Hezbollah.

E lo stesso Hamas sembra aver accettato, senza opporre alcuna resistenza, di collaborare con la procura di Beirut. Si tratta dunque di azioni individuali o di gruppuscoli manovrati da altre forze interessate a stimolare le divisioni in Libano?  Di seguito la cronaca: 

Le autorità libanesi hanno richiesto all’ala locale di Hamas di poter interrogare un membro del movimento radicale palestinese, Ala’ ad Din Yassin, sospettato di aver partecipato lo scorso 26 maggio al lancio di due razzi dalla zona di Aley vers la periferia sud di Beirut, roccaforte degli Hezbollah.

Come riferisce il 29 agosto il quotidiano al Hayat, che ha sempre buone fonti nella procura di Beirut, Yassin, palestinese, si trova nel campo profughi di Rashidiye, nei pressi del porto meridionale di Tiro.

I due razzi Grad sparati dal Monte Libano verso la zona di Hezbollah ferirono in tutto quattro lavoratori siriani.

Il primo razzo colpì un auto-salone vicino alla chiesa di San Michele (Mar Mikha’il) a Shiyah, e il secondo un balcone di un’abitazione nello stesso quartiere a maggioranza sciita.

Per la consegna da parte di Hamas di Yassin sono in corso contatti tra il generale Ali Shahrur, responsabile per il sud del Libano dei servizi di sicurezza militari libanesi e Ali Baraka, esponente del movimento palestinese.

Parallelamente, sempre citando fonti della procura generale di Beirut, al Hayat riferisce che l’esercito libanese ha arrestato il 28 agosto 2013 un gruppo di libanesi e palestinesi accusati di aver lanciato nei mesi scorsi altri due razzi, questa volta dalla regione del Kasrwan verso Yarze, sopra Beirut, dove si trova tra l’altro il ministero della difesa libanese. Anche in quel caso, i razzi non causarono alcuna vittima.