“Credo che una cultura di resistenza al totalitarismo nasca quasi nello stesso momento in cui si mette in atto un regime totalitario. Questa ‘resistenza culturale’ assume diverse forme, tra cui l’espressione artistica. Nel caso della Siria sono numerosi gli artisti e intellettuali che da tempo si sono opposti al regime, direttamente o indirettamente.
[…] Io sono sempre stato un artista impegnato. Ed è normale per me che l’artista, in quanto cittadino, difenda la libertà così come la democrazia nel mio Paese e lotti contro la dittatura”.
A parlare è Muhammad Omran, artista siriano che adesso vive a Lione, che è l’autore del dipinto che appare in basso nella locandina della mostra “Syriart, 101 œuvres d’art pour la Syrie“.
Muhammad Omaran è uno degli oltre sessanta artisti originari del mondo arabo che hanno deciso di non rimanere in silenzio a guardare una guerra che – stando all’ultimo bilancio dell’Onu – ha fatto 60.000 morti in poco meno di due anni.
E così hanno accettato di donare una propria opera da esporre a Parigi all’Istituto del mondo arabo per poi devolvere il ricavato della vendita all’asta ai civili vittima della repressione di Bashar al Asad.
Le opere in catalogo comprendono dipinti, fotografie, ma anche video, installazioni, sculture e calligrafie.
L’arte – per citare il pittore catalano Antoni Tàpies – “può essere una nuvola tempestosa. Può essere il passo di un uomo sul cammino della vita, e perché no, un piede che picchia per terra per dire ‘basta’! Può essere l’aria dolce e piena di speranza del primo mattino, o l’acre tanfo che esce da una prigione. Le macchie di sangue di una ferita, o il canto di tutto un popolo nel cielo azzurro o giallo. Può essere ciò che siamo, ciò che è oggi, adesso, ciò che sarà sempre [1]“.
La mostra, “Syriart, 101 œuvres d’art pour la Syrie”, resterà aperta fino al 20 gennaio presso l’Istituto del mondo arabo, in rue des Fossés Saint-Bernard, 1 a Parigi. Il 21 gennaio alle ore 19.00 le opere esposte saranno messe all’asta e il ricavato devoluto ai civili siriani vittime della repressione. Maggiori informazioni sulle associazioni a cui saranno destinati i proventi sono presenti sul sito di Syriart.
[1] Antoni Tàpies, L’arte contro l’estetica / La pratica dell’arte, trad. Perla Avegno.
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