Siriani anche loro – Abd ar Rahman, Rania e i sei figli

Yassin e famiglia

Anche il frullatore si sono portati via. Hanno ripulito la casa di ogni oggetto che potesse avere un valore sul mercato nero della disperazione. Ma questo è il lato meno tragico della storia. Una storia vera. La sparizione nel nulla di un’intera famiglia: padre, madre e sei figli di età compresa dai 14 anni a un anno.

Il primo a sparire è il padre, Abd ar Rahman Yassin, dalla sua casa di Damasco. E’ originario dell’isolotto di Arwad, di fronte al porto mediterraneo di Tortosa.

Sparisce nelle mani di uomini dei servizi di sicurezza militari (al mukhabarat al ‘askariyya) del regime di Bashar al Asad. Lo prelevano nella sua casa a Mashru’ Dummar, sobborgo della capitale. E’ il 9 marzo 2013.

E’ un sabato sera e quel giorno in Italia la sera si gioca l’anticipo di campionato Udinese-Roma. In Siria si era giocato all’ora di pranzo in stadi vuoti: al Taliya-al Misfat; al Ittihad-al Jaish; Tishrin-al Majd; Umayya-al Karamah. 

La politica italiana quel giorno vedeva Renzi invocare nuove primarie “in caso di voto anticipato”. E cominciava una “settimana calda” per Berlusconi, due giorni dopo chiamato in aula per il processo Ruby.

Nel silenzio siriano, sparisce Abd ar Rahman Yassin, commerciante, padre e marito di Rania al Abbasi, dentista e campionessa siriana di scacchi.

All’indomani Yassin torna.In manette. Accompagnato dagli stessi uomini delle mukhabarat. Che rubano tutto di fronte ai suoi occhi e a quelli della moglie e dei sei figli. Prendono anche i passaporti. E dicono alla moglie di prepararsi perché il giorno dopo, lunedì 11 marzo 2013, avrebbero espulso lei e i figli fuori dal Paese.

Al mattino successivo gli uomini del regime tornano, prelevano i sette individui e li conducono non alla frontiera ma in un luogo ancora oggi sconosciuto. In quelle stesse ore Berlusconi è atteso in aula e nei bar italiani si discute non solo di disoccupazione e del tempo che fa, ma anche di come sono andate le partite di calcio nel fine settimana.  

I figli di Abd ar Rahman e Rania si chiamano: Dima, 14 anni; Intisar (11); Najah (9); Wala (8), Ahmad (4) e Layan, ancora lattante. I dettagli di questa storia sono stati riferiti dai familiari e dagli amici di Abd ar Rahman e Rania, che hanno parlato con Rania al telefono fino alla sera di domenica 10 marzo 2013. Siriani anche loro.