A un anno dall’inizio della rivolta, Udine torna a parlare di Siria. Lo fa con un’iniziativa organizzata dal Circolo Mediatori culturali linguistici Acli e intitolata Aspettando la primavera, a sottolineare il sostegno a un popolo che, dopo un anno di manifestazioni e di repressione sanguinosa del regime, continua a credere alla propria libertà.
Inserita nel quadro del Syrian Street Festival, che nel primo anniversario dall’inizio della rivolta promuove iniziative culturali in Siria come in tutte le città del mondo, Aspettando la primavera è la risposta udinese a questo appello alla mobilitazione internazionale.
«È passato un anno», spiega Eva Zidan, siriana, organizzatrice dell’evento «e sono “passate” 10.000 persone, tra cui 500 donne e 600 bambini. Per i siriani è importante mantenere la forza di resistere e la speranza nonostante i bombardamenti, le punizioni, le torture, la paura e i morti».
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Aspettando la primavera Ore 17.00 Via Aquileia 22, Udine
Programma:
- Al-Rabi’ Aten, dedicato a Syrian Street Festival
Dott.ssa Eva Zidan – dottoranda e archeologa dell’Università di Udine
- I silenzi sulla rivoluzione siriana
Prof. Sandro Minisini
- Prospettiva pedagogica politica nella scuola
Prof.ssa Attilia Brusini
- Dedicati a te
I mediatori culturali ACLI recitano versi nella loro lingua madre
Modera: arch. Raquel De la Cruz
io sono stato in siria nel 1974 ero a hons abbiamo costruito un cotonificio, questo paese è bellissimo e pieno di storia antica e i miei ricordi sono molto belli, il popolo è molto ospitale e secondo il mio punto di vista questa guerra è stata provocata da spinte esterne e non dal popolo siriano che io stimo molto e il 30 maggio sarò a gorizia saluti gino nicolodi